Nurburgring 11 e 12 Agosto 2012
Durante le vacanze, purtroppo terminate ieri, ho passato 3 giorni al Ring in occasione dell'old timer.
Inutile dire che quell'appuntamento è spettacolare, non è la prima volta che lo frequento, ma ogni volta mi lascia estasiato.
Vabbè.. di questo eventualmente ne riparleremo appena termino la selezione delle foto e ne uppo qualcuna da farvi vedere.
Tornando al topic, ho avuto modo di fare qualche giro al Nordschleife da passeggero:
Nissan 350Z a noleggio (thanks need for ring!)
Caterham R500-Rover di un norvegese
BMW M3 a noleggio (thanks need for ring!)
Westfield Duratec turbizzata di un francese
Gironzolando per il parcheggio dell'anello nord, noto subito due amici con due R500 gemelle.... identiche per livrea e motori.
Dopo qualche foto di rito inizio a chiacchierarci e chiedo se fosse possibile farci un giro, pagandolo.
Il primo è un pò altezzoso, con un pò di puzza sotto il naso accetta, ma solo dopo aver portato altri 200 amici in attesa del giro in giostra.
Vabbè... aspetto paziente, la giornata volge al termine ed il giro me lo sogno!
L'indomani lo ritrovo, mi saluta ma non accenna, così ripiego sull'amico, con un pò di indecisione (stì norvegesi non son molto simpatici) mi invita a recuperare un casco e comprare il ticket.
Mi precipito a prendere la tessera con 1 giro prepagato, corro dagli amici per recuperare un casco, ma la fortuna non è della mia parte: trovo solamente uno sparco da rally, a scodella e senza visiera. Fanculo! non voglio perdermi il giro...
Corro dal norvegese, il suo amico mi fa salire, porca vacca se è piccola... troppo piccola!
Me ne ero già reso conto sulla R400 del Calimero, ma da passeggero è persino peggio.
Non sono un nanetto anoressico, ma nemmeno il figlio della donna cannone.... 180cm x 72kg..... vabbè.. salgo, mi lega come un salame e mi dice di star rannicchiato a braccia incrociate, altrimenti non riesce a cambiare.
Pronti, via!
Arriviamo alla sbarra, da quanto è bassa potremmo passare sotto, senza nemmeno pagare.. ahahah! dentro la tessera e parte il giro. Monta solo l'aeroscreen.. che in realtà è un pezzetto di carbonio alto 5cm... si narra faccia miracoli.... staremo a vedere!
Passiamo i birilli, si intravede il primo ponte: prima-seconda-terza-quarta-quinta [:0]
MICIDIALE!
L'istinto di sopravvivenza è rimasto nel paddock, ha detto che con me, li dentro, con quella "macchina" non ci sarebbe venuto.
Quindi mi restano solo i sensi ed il piacere ad essi collegati.
L'erogazione è brutale, con una coppia inaspettata, il cambio è un fucile sempre carico... il sound è orgasmico.
Arriviamo in fondo alla discesa ad una velocità sconosciuta, visto che il tachimetro è l'ultima cosa alla quale ho pensato.. per un istante penso che i freni siano guasti, visto che mancano poche decine di metri alla esse lenta ma non accenna a decelerare; dove sono abituato a staccare il motore ancora cantava la sinfonia degli ottomila.
Mi sembra quasi di sentire l'istinto di sopravvivenza, che seduto al Pistenklause a sorseggiare una pilsner bella fresca, se la ride a crepapelle dicendo "te-l'avevo-detto!".
Poi quando ormai il peggio sembra inevitabile, le cinture mi avvolgono di colpo, l'asfalto rallenta, l'aria torna respirabile.... cazzo siamo riusciti a far la curva!
Da li capisco che DEVO ridimensionare il modo di pensare, i riferimenti, il modo consueto di reagire non è adatto a queste circostanze, a questa auto.
Le curve a venire, in rapida successione, in prossimità dei vecchi box... mi danno una vaga idea dell'incredibile grip che offrono le Avon montate (se non ricordo male, non omologate per uso stradale, nonostante fossero intagliate).
Da li si riparte, in discesa, contropendenze senza mai mollare ed in un attimo siamo alla Flugplatz, il caldo di agosto si fa sentire, ed avere un motore a pochi cm dai piedi che urla di certo non aiuta, inizia il discesone infinito dove mi rendo conto di due cose: la prima, che il casco che mi hanno prestato non serve a un cazzo! la seconda, che l'aeroscreen serve ancora meno del mio casco. Gli occhi sono socchiusi, respirare diventa difficile con tutta quell'aria che ti martella in faccia.. a metà discesa tiro un pò le bratelle delle 4 punti per scaramanzia, poco prima della Aremberg una folata di vento gelida attraversa l'abitacolo, una sensazione impossibile da provare su un auto.... l'asfalto rallenta nuovamente.... si perchè l'R500 procede comunque a velocità doppie rispetto a chiunque altro.
In quei pochi istanti tra staccata e curva a destra sento nell'ordine: aria finalmente respirabile, una vampata di caldo, odore di freni, le gomme che "lavorano", odore di gomma e di nuovo il sound di quel motore che ci spinge in discesa che ci porta verso la compressione.
Da li in poi inizio a rendermi conto delle potenzialità del mezzo, rollio e beccheggio sono termini che non appartengono a questo tipo di auto, i trasferimenti di carico non esistono, quello che il pilota pensa, lei esegue.
La tenuta è fenomenale, merito sicuramente anche delle gomme, solo nelle curve più strette, esagerando con l'acceleratore, accenna ad un leggero sovrasterzo che subito svanisce recuperando aderenza.
Il confronto con le altre auto è imbarazzante. Avrete sicuramente provato a giocare alla play a qualche gioco di auto arcade, bè la sensazione è simile, tu guidi spensierato a tavoletta e gli altri si spostano perchè vanno la metà.
Mi son goduto tutte le sensazioni, i rumori, i profumi ed in pochi minuti eravamo già ad Adenau.
Inizia quindi l'infinita salita che porta al Karussell, ma poco dopo la Kesselchen, un boato.... il gioco si è rotto!
Fosse stata mia l'avrei subito parcheggiata di lato per timore di romperla del tutto, ma il norvegese volante ha proseguito, lentamente, per tutto il giro.
Mi son goduto i restanti 9km da turista, con un rumore assordante ed un calore insopportabile che quasi mi scioglieva la suola delle scarpe (giuro che ho dovuto arretrarli senza poggiarli sulla paratia che divide il vano motore dall'abitacolo).
Arrivati nel parcheggio, dove i miei amici mi davano già per morto visto il tempo impiegato, abbiamo scoperto il danno: il secondo collettore di scarico completamente dissaldato dalla piastra, vabbè, meglio per lui che fosse una cosa di poco conto.
Si scusa per l'accaduto, lo ringrazio per il giro e me ne vado con un sorriso da ebete e 200 denti.
Gli amici e la mia ragazza, tutti curiosi di sapere com'è andata.... ma come cavolo si fa a spiegare una cosa del genere?
E' difficile capirlo per me che ci son salito, figuriamoci a spiegarlo a qualcuno che è abituato ad usare sportive-utilitarie con l'autoradio!
Il resto della giornata passa in fretta, con mille foto, mille chiacchierate e un giro su una noiosissima, pesantissima, goffissima 350Z da 313cv..... paragonabile ad un cenone di natale a ferragosto, in spiaggia, senza l'ombrellone e senza bere.
Vogliamo parlarne?
La tenuta non è male per carità, superiore alle mie aspettative, ed ammetto che il sond del V6 è davvero appagamente.
Ma il motore? Dove sono i 313cv? Credo siano rimasti in garage a dormire..
Sembra di essere a bordo di un ciambellone dell'Acquatica, avete presente quelli rotondi con le maniglie ai lati? Vedi una curva, freni 1km prima (perchè i freni non sono il suo forte), imposti la curva, il pachiderma si corica sul fianco, tu ti attacchi alle sue orecchie per non finire in braccio al pilota (i sedili, altra cosa ridicola), quando i milleseicento kg hanno finito di trasferire il carico sulle ruote esterne ormai sei a metà curva, a quel punto le gomme iniziano a cigolare un pò ma fortunamentamente l'elefante tiene bene la traiettoria e riesci a terminare la svolta in modo più che decoroso.
Il giro termina in fretta, sembra facile da guidare, sincera ed intuitiva. Forse è l'anello di giunzione tra le vecchie glorie anni 90 e gli elettrodomestici moderni..... qualche punto l'ha guadagnato anche per merito del cambio manuale, pesasse 500kg in meno sarebbe anche interessante.
Verso sera, quando ormai tutto sembra volgere al termine, fa capolino una westfield di un francese... scambiamo subito due parole... è decisamente molto più cordiale e alla mano dei due tizi norvegesi.
Gli brillano gli occhi dall'entusiasmo e condivide con piacere la sua felicità con me.
Mi chiede se conosco queste auto e da li instaura subito una complicità, come se non vedesse l'ora di trovar qualcuno che lo capisse, in mezzo a una miriade di supercar tirate a lucido.
La sua è una Westfield, con carrozzeria dell'era mega/seight.. motorizzata duratec e successivamente turbizzata.
Ha subito tanti interventi per ospitare quel motore, anche la carrozzeria ne ha risentito, wastegate esterna, cofano modificato, due prese NACA sul naso, convogliatori ai freni, impianto anteriore hi-spec ecc... in abitacolo la giusta strumentazione per gestire una
sovralimentazione di quel tipo. sicuramente non manca nulla, si vede che di soldi ne son stati spesi.. anche se la qualità con cui è stato montato il tutto è ben lontano da quello che mi piace a me, lui lo giustifica con un riduttivo "it's a kit car".. si vabbè.
Mi saluta, perchè deve tornare al prato vicino all'autodromo omologato, riservato alle seven.. sono parecchie decine, le avevo viste già la sera prima.
Prima di andarsene però la sorpresa: "quando torno, se vuoi, ti porto a fare un giro". Accetto immadiatamente!
Purtroppo la sera arriva in fretta e del francese turbato nessuna traccia.. che peccato.
L'indomani, son presente fin dal mattino nel parcheggio dell'anello nord, alcuni amici decidono di noleggiare un BMW M3 E92, quello col V8, quello con 420cv, quello che tutti bramano e amano.
Ci faccio un giro, da passeggero, visto che 200 euro a giro "tutto compreso" mi sembrano uno sproposito per quell'aggeggio.
Impressioni? Resoconti?
E' un oggetto sicuramente molto veloce, molto perfetto, molto efficace.
Ma è un oggetto appunto, non un auto, cioè non un Auto con la A scritta in maiuscolo.
E' semplicemente una di quelle cose nate nell'era moderna, dove i sentimenti non contano perchè sono considerati irrazionali, dove valgono solo i numeri e le telemetrie, i dati da snocciolare per i quali nessuno può controbattere perchè misurati.
A me sinceramente non me ne frega niente, io voglio sentirmi vivo, voglio che il mio cuore batta di adrenalina/gioia/felicità quando sono a bordo di auto, voglio potermi spaventare per l'imprevedibilità delle cose, voglio che il destino sia nelle mani e nei piedi di chi guida, non rilegato alle decisioni di qualche processore o circuito stampato, chissenefrega se è più lenta o più veloce, deve accendere il fuoco della passione, sono un dannatissimo umano, non ho un chip al posto del cervello!
Il motore c'è.. e spinge l'M a velocità spaventose, la coppia a disposizione ti permette di affrontare anche salite ripide senza paura di affogarla, ma è tutto vergognosamente ovattato, sembra di essere in quei laboratori di analisi chimiche, dove lo scienziato di turno maneggia sostanze pericolose infilando le braccia all'interno di una teca in vetro.
Quel povero V8 che dovrebbe risvegliarmi i sensi mi fa solo pena... come se andando a teatro vi obbligassero a mettere i tappi alle orecchie prima che inizi lo spettacolo.
Tutto il resto è commisurato, la tenuta è eccellente ma si percepisce chiaramente che siamo a bordo di una nave pesantissima, a causa della quale molto spesso le spie ci fanno l'occhiolino, nonostante ti sembra di esser ben lontano dal limite.
I freni frenano, il cambio cambia.... approposito, cambia dasolo.... tristemente dasolo. Talmente veloce e perfetto che toglie quel poco di piacere che potevo sperare di cogliere.
Sembra di giocare ad un simulatore con gli aiuti attivi, macano giusto le righe disegnate in terra per la traiettoria ideale.
Se volete andar forte senza paura di morire, questa è l'auto giusta.
Finito il giro scendo senza parole, non nel senso che sono estasiato, ma che non c'è nulla da commentare a parte razionali valutazioni numeriche.
Bella auto, forse quando avrà 50 anni la metterò nella lista dei desideri.
Non faccio in tempo a far due foto che ricompare il francese.... wow!
Gli corro incontro, mi risconosce subito e mi propone di andare a fare il giro promesso.. wow wow wow!
Recupero un altro casco, questa volta con visiera, memore dell'esperienza fatta il giorno prima. Salgo stando attendo a non ustionarmi le gambe sullo scarico laterale, qui lo spazio è decisamente maggiore.
Chiariamoci, non è che si possa definire un abitacolo accogliente, le gambe sono infilate in una bara di alluminio, il sedile monoscocca in vetroresina ti avvolge come un bratwurst, ma per lo meno pilota e passeggero non si sovrappongono con le spalle ahahaha!
Rispetto alla Cath qui abbiamo il vetro anteriore completo e addirittura le porticine in stoffa, che lusso!
Anche qui vengo legato come un salame e prima di partire mi dice: "se perdi un braccio, ti incendi o muori, io non sono responsabile! ok?".
Rido beffardo, il mio istinto di sopravvivenza è ancora al Pisten ormai ubriaco spolpo, ok!
Si parte! Arriviamo alla sbarra, mi passa la tessera, scena tragicomica: mi divincolo tra cinture 4 punti, sedile, telaio e porticina in tela da chiudere con un bottone a pressione... alla fine ce la faccio e siamo dentro.
Slalom tra i birilli, via!
Prima.. shhh! Respiro. Sedonda.. shhhhh! Respiro-testata. Terza.. shhhhhhh! Resp-testata-sorriso. Quarta.. shhhhhhhhhh! Res-testata-ghigno. Quinta.. shhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Testata-ghigno_isterico-palpitazioni. Quinta shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Tilt-Tilt-Tilt.
Sento nuovamente le cinture stringermi forte, ma questa volta la testa è già preparata, capisco che siamo in fondo alla prima esse. Si divincola agilissimo, con un sovrasterzo più marcato, complici sicuramente le A048 meno estreme delle Avon e molta più coppia da gestire. Passiamo i vecchi box e giù in discesa, anche in questo caso rollio e beccheggio non esistono, il comportamento è molto più vicino ad un kart, sia come emozioni che come reazioni.
Il vetro e le porte abbattono il 90% dell'aria in abitacolo, arriva solo da dietro.
Il casco integrale con visiera non è indispensabile come sulla Cath, ma la preferisco nuda, trasmette più emozioni.
Il motore è esagerato, con quella coppia/potenza su un auto così leggera il cambio serve solo ad evitare il limitatore.... in uscita dalla Hocheichen la lascia scorrere in leggero sovrasterzo di potenza, veniamo proiettati al quiddelbacher Hole, dopo una leggera compressione lo scollinamento, la sento alleggerirsi, il cuore mi schizza in gola come se premesse sul pomo d'amamo, per un attimo trattengo il respiro, spero che sappia che subito dopo c'è una curva a destra, come sfiora il volantino da 28cm lei risponde e siamo già sul rettilineo in discesa.
Curvone a destra, serie veloce di curvette da tagliare verso la compressione, non so a che velocità arriviamo, solitamente sento l'auto abbassarsi, gli ammortizzattori comprimersi, qui no... sono io che mi comprimo, ed il cuore dalla gola finisce all'altezza dell'ombelico. Salita, sinistra e subito destra, siamo nell'Adenauer Forst, la S lenta.
In uscita infila qualche marcia, la progressione è impressionante.
Passiamo la Kallenhard, mi chiede se va tutto bene, rispondo con un ghigno degno del jocker. Da qui ad Adenau, qualche incertezza, qualche frenata di troppo unito a qualche sovrasterzo di potenza.... si scusa, dicendo che è il suo secondo giorno al ring e che non ricorda bene la pista: il sangue gela di colpo, il culo si stringe.
Inizia la salita infinita, questo pezzo è noioso con qualsiasi auto con meno di 400cv.
Qui non so quanti ne avesse, ma la leggerezza ha fatto il suo dovere, andava davvero molto forte, solo un GT2 nero-oro ho visto sorpassarci.
Arriviamo al Karussell, dentro con 4 ruote.. ahahha! avrò rotto almeno 4 denti.
La cosa strana è che ti vedi "fermo" nell'abitacolo, e le sospensioni davanti al tuo naso si muovono su e giù! E' una prospettiva insolita che su nessuna auto si può osservare.
Inizia il tratto che amo di più al Ring, quello che ti porta in salita verso Hole Acht e poi via in un susseguirsi di curve ciece che se non le ricordi non puoi andar forte, tutto d'un fiato attraverso Wippermann, e la successiva a destra che chiude in uscita senza che te lo aspetti, poi giù in discesa fino alla Brunnchen, dove ti senti sotto esame, perchè son tutti li a guardare, armati di macchine fotografiche, pronti a cogliere ogni errore... dove molti "per fare bene" esagerano.... e finiscono su youtube.
Inizia l'ultima parte, velocissima, con dislivelli repentini, arriviamo a Pflanzfarten dove fan le foto con le ruote staccate da terra, per fortuna ci sono i birilli a causa di alcuni lavori, così riesco a conservare 1 jolly da giocarmi in un altra occasione.
Ormai il cuore è in fibrillazione, il respiro affannoso si è placato, gli ultimi km scorrono spensierati.
Vedo l'ultimo ponte, sono vivo e non riporto ustioni, è andata bene!
Arriviamo al paddock, mi corrono incontro gli amici: "cazzo.. ma sei già qui!?!? com'è andata??"
Non rispondo subito, non riesco nemmeno a togliere il casco, mi aiuta Hasso.
Credo di aver raggiunto la pace dei sensi, come un rasta fariano che raggiunge il nirvana dopo una dose massiccia di canne e meditazione.
Stò esagerando? sicuramente si.
Ma chi se ne frega, queste sono emozioni, incalcolabili, indescrivibili, irrazionali.
Sono le mie emozioni, vissute nel posto più bello del mondo.
Inutile dire che quell'appuntamento è spettacolare, non è la prima volta che lo frequento, ma ogni volta mi lascia estasiato.
Vabbè.. di questo eventualmente ne riparleremo appena termino la selezione delle foto e ne uppo qualcuna da farvi vedere.
Tornando al topic, ho avuto modo di fare qualche giro al Nordschleife da passeggero:
Nissan 350Z a noleggio (thanks need for ring!)
Caterham R500-Rover di un norvegese
BMW M3 a noleggio (thanks need for ring!)
Westfield Duratec turbizzata di un francese
Gironzolando per il parcheggio dell'anello nord, noto subito due amici con due R500 gemelle.... identiche per livrea e motori.
Dopo qualche foto di rito inizio a chiacchierarci e chiedo se fosse possibile farci un giro, pagandolo.
Il primo è un pò altezzoso, con un pò di puzza sotto il naso accetta, ma solo dopo aver portato altri 200 amici in attesa del giro in giostra.
Vabbè... aspetto paziente, la giornata volge al termine ed il giro me lo sogno!
L'indomani lo ritrovo, mi saluta ma non accenna, così ripiego sull'amico, con un pò di indecisione (stì norvegesi non son molto simpatici) mi invita a recuperare un casco e comprare il ticket.
Mi precipito a prendere la tessera con 1 giro prepagato, corro dagli amici per recuperare un casco, ma la fortuna non è della mia parte: trovo solamente uno sparco da rally, a scodella e senza visiera. Fanculo! non voglio perdermi il giro...
Corro dal norvegese, il suo amico mi fa salire, porca vacca se è piccola... troppo piccola!
Me ne ero già reso conto sulla R400 del Calimero, ma da passeggero è persino peggio.
Non sono un nanetto anoressico, ma nemmeno il figlio della donna cannone.... 180cm x 72kg..... vabbè.. salgo, mi lega come un salame e mi dice di star rannicchiato a braccia incrociate, altrimenti non riesce a cambiare.
Pronti, via!
Arriviamo alla sbarra, da quanto è bassa potremmo passare sotto, senza nemmeno pagare.. ahahah! dentro la tessera e parte il giro. Monta solo l'aeroscreen.. che in realtà è un pezzetto di carbonio alto 5cm... si narra faccia miracoli.... staremo a vedere!
Passiamo i birilli, si intravede il primo ponte: prima-seconda-terza-quarta-quinta [:0]
MICIDIALE!
L'istinto di sopravvivenza è rimasto nel paddock, ha detto che con me, li dentro, con quella "macchina" non ci sarebbe venuto.
Quindi mi restano solo i sensi ed il piacere ad essi collegati.
L'erogazione è brutale, con una coppia inaspettata, il cambio è un fucile sempre carico... il sound è orgasmico.
Arriviamo in fondo alla discesa ad una velocità sconosciuta, visto che il tachimetro è l'ultima cosa alla quale ho pensato.. per un istante penso che i freni siano guasti, visto che mancano poche decine di metri alla esse lenta ma non accenna a decelerare; dove sono abituato a staccare il motore ancora cantava la sinfonia degli ottomila.
Mi sembra quasi di sentire l'istinto di sopravvivenza, che seduto al Pistenklause a sorseggiare una pilsner bella fresca, se la ride a crepapelle dicendo "te-l'avevo-detto!".
Poi quando ormai il peggio sembra inevitabile, le cinture mi avvolgono di colpo, l'asfalto rallenta, l'aria torna respirabile.... cazzo siamo riusciti a far la curva!
Da li capisco che DEVO ridimensionare il modo di pensare, i riferimenti, il modo consueto di reagire non è adatto a queste circostanze, a questa auto.
Le curve a venire, in rapida successione, in prossimità dei vecchi box... mi danno una vaga idea dell'incredibile grip che offrono le Avon montate (se non ricordo male, non omologate per uso stradale, nonostante fossero intagliate).
Da li si riparte, in discesa, contropendenze senza mai mollare ed in un attimo siamo alla Flugplatz, il caldo di agosto si fa sentire, ed avere un motore a pochi cm dai piedi che urla di certo non aiuta, inizia il discesone infinito dove mi rendo conto di due cose: la prima, che il casco che mi hanno prestato non serve a un cazzo! la seconda, che l'aeroscreen serve ancora meno del mio casco. Gli occhi sono socchiusi, respirare diventa difficile con tutta quell'aria che ti martella in faccia.. a metà discesa tiro un pò le bratelle delle 4 punti per scaramanzia, poco prima della Aremberg una folata di vento gelida attraversa l'abitacolo, una sensazione impossibile da provare su un auto.... l'asfalto rallenta nuovamente.... si perchè l'R500 procede comunque a velocità doppie rispetto a chiunque altro.
In quei pochi istanti tra staccata e curva a destra sento nell'ordine: aria finalmente respirabile, una vampata di caldo, odore di freni, le gomme che "lavorano", odore di gomma e di nuovo il sound di quel motore che ci spinge in discesa che ci porta verso la compressione.
Da li in poi inizio a rendermi conto delle potenzialità del mezzo, rollio e beccheggio sono termini che non appartengono a questo tipo di auto, i trasferimenti di carico non esistono, quello che il pilota pensa, lei esegue.
La tenuta è fenomenale, merito sicuramente anche delle gomme, solo nelle curve più strette, esagerando con l'acceleratore, accenna ad un leggero sovrasterzo che subito svanisce recuperando aderenza.
Il confronto con le altre auto è imbarazzante. Avrete sicuramente provato a giocare alla play a qualche gioco di auto arcade, bè la sensazione è simile, tu guidi spensierato a tavoletta e gli altri si spostano perchè vanno la metà.
Mi son goduto tutte le sensazioni, i rumori, i profumi ed in pochi minuti eravamo già ad Adenau.
Inizia quindi l'infinita salita che porta al Karussell, ma poco dopo la Kesselchen, un boato.... il gioco si è rotto!
Fosse stata mia l'avrei subito parcheggiata di lato per timore di romperla del tutto, ma il norvegese volante ha proseguito, lentamente, per tutto il giro.
Mi son goduto i restanti 9km da turista, con un rumore assordante ed un calore insopportabile che quasi mi scioglieva la suola delle scarpe (giuro che ho dovuto arretrarli senza poggiarli sulla paratia che divide il vano motore dall'abitacolo).
Arrivati nel parcheggio, dove i miei amici mi davano già per morto visto il tempo impiegato, abbiamo scoperto il danno: il secondo collettore di scarico completamente dissaldato dalla piastra, vabbè, meglio per lui che fosse una cosa di poco conto.
Si scusa per l'accaduto, lo ringrazio per il giro e me ne vado con un sorriso da ebete e 200 denti.
Gli amici e la mia ragazza, tutti curiosi di sapere com'è andata.... ma come cavolo si fa a spiegare una cosa del genere?
E' difficile capirlo per me che ci son salito, figuriamoci a spiegarlo a qualcuno che è abituato ad usare sportive-utilitarie con l'autoradio!
Il resto della giornata passa in fretta, con mille foto, mille chiacchierate e un giro su una noiosissima, pesantissima, goffissima 350Z da 313cv..... paragonabile ad un cenone di natale a ferragosto, in spiaggia, senza l'ombrellone e senza bere.
Vogliamo parlarne?
La tenuta non è male per carità, superiore alle mie aspettative, ed ammetto che il sond del V6 è davvero appagamente.
Ma il motore? Dove sono i 313cv? Credo siano rimasti in garage a dormire..
Sembra di essere a bordo di un ciambellone dell'Acquatica, avete presente quelli rotondi con le maniglie ai lati? Vedi una curva, freni 1km prima (perchè i freni non sono il suo forte), imposti la curva, il pachiderma si corica sul fianco, tu ti attacchi alle sue orecchie per non finire in braccio al pilota (i sedili, altra cosa ridicola), quando i milleseicento kg hanno finito di trasferire il carico sulle ruote esterne ormai sei a metà curva, a quel punto le gomme iniziano a cigolare un pò ma fortunamentamente l'elefante tiene bene la traiettoria e riesci a terminare la svolta in modo più che decoroso.
Il giro termina in fretta, sembra facile da guidare, sincera ed intuitiva. Forse è l'anello di giunzione tra le vecchie glorie anni 90 e gli elettrodomestici moderni..... qualche punto l'ha guadagnato anche per merito del cambio manuale, pesasse 500kg in meno sarebbe anche interessante.
Verso sera, quando ormai tutto sembra volgere al termine, fa capolino una westfield di un francese... scambiamo subito due parole... è decisamente molto più cordiale e alla mano dei due tizi norvegesi.
Gli brillano gli occhi dall'entusiasmo e condivide con piacere la sua felicità con me.
Mi chiede se conosco queste auto e da li instaura subito una complicità, come se non vedesse l'ora di trovar qualcuno che lo capisse, in mezzo a una miriade di supercar tirate a lucido.
La sua è una Westfield, con carrozzeria dell'era mega/seight.. motorizzata duratec e successivamente turbizzata.
Ha subito tanti interventi per ospitare quel motore, anche la carrozzeria ne ha risentito, wastegate esterna, cofano modificato, due prese NACA sul naso, convogliatori ai freni, impianto anteriore hi-spec ecc... in abitacolo la giusta strumentazione per gestire una
sovralimentazione di quel tipo. sicuramente non manca nulla, si vede che di soldi ne son stati spesi.. anche se la qualità con cui è stato montato il tutto è ben lontano da quello che mi piace a me, lui lo giustifica con un riduttivo "it's a kit car".. si vabbè.
Mi saluta, perchè deve tornare al prato vicino all'autodromo omologato, riservato alle seven.. sono parecchie decine, le avevo viste già la sera prima.
Prima di andarsene però la sorpresa: "quando torno, se vuoi, ti porto a fare un giro". Accetto immadiatamente!
Purtroppo la sera arriva in fretta e del francese turbato nessuna traccia.. che peccato.
L'indomani, son presente fin dal mattino nel parcheggio dell'anello nord, alcuni amici decidono di noleggiare un BMW M3 E92, quello col V8, quello con 420cv, quello che tutti bramano e amano.
Ci faccio un giro, da passeggero, visto che 200 euro a giro "tutto compreso" mi sembrano uno sproposito per quell'aggeggio.
Impressioni? Resoconti?
E' un oggetto sicuramente molto veloce, molto perfetto, molto efficace.
Ma è un oggetto appunto, non un auto, cioè non un Auto con la A scritta in maiuscolo.
E' semplicemente una di quelle cose nate nell'era moderna, dove i sentimenti non contano perchè sono considerati irrazionali, dove valgono solo i numeri e le telemetrie, i dati da snocciolare per i quali nessuno può controbattere perchè misurati.
A me sinceramente non me ne frega niente, io voglio sentirmi vivo, voglio che il mio cuore batta di adrenalina/gioia/felicità quando sono a bordo di auto, voglio potermi spaventare per l'imprevedibilità delle cose, voglio che il destino sia nelle mani e nei piedi di chi guida, non rilegato alle decisioni di qualche processore o circuito stampato, chissenefrega se è più lenta o più veloce, deve accendere il fuoco della passione, sono un dannatissimo umano, non ho un chip al posto del cervello!
Il motore c'è.. e spinge l'M a velocità spaventose, la coppia a disposizione ti permette di affrontare anche salite ripide senza paura di affogarla, ma è tutto vergognosamente ovattato, sembra di essere in quei laboratori di analisi chimiche, dove lo scienziato di turno maneggia sostanze pericolose infilando le braccia all'interno di una teca in vetro.
Quel povero V8 che dovrebbe risvegliarmi i sensi mi fa solo pena... come se andando a teatro vi obbligassero a mettere i tappi alle orecchie prima che inizi lo spettacolo.
Tutto il resto è commisurato, la tenuta è eccellente ma si percepisce chiaramente che siamo a bordo di una nave pesantissima, a causa della quale molto spesso le spie ci fanno l'occhiolino, nonostante ti sembra di esser ben lontano dal limite.
I freni frenano, il cambio cambia.... approposito, cambia dasolo.... tristemente dasolo. Talmente veloce e perfetto che toglie quel poco di piacere che potevo sperare di cogliere.
Sembra di giocare ad un simulatore con gli aiuti attivi, macano giusto le righe disegnate in terra per la traiettoria ideale.
Se volete andar forte senza paura di morire, questa è l'auto giusta.
Finito il giro scendo senza parole, non nel senso che sono estasiato, ma che non c'è nulla da commentare a parte razionali valutazioni numeriche.
Bella auto, forse quando avrà 50 anni la metterò nella lista dei desideri.
Non faccio in tempo a far due foto che ricompare il francese.... wow!
Gli corro incontro, mi risconosce subito e mi propone di andare a fare il giro promesso.. wow wow wow!
Recupero un altro casco, questa volta con visiera, memore dell'esperienza fatta il giorno prima. Salgo stando attendo a non ustionarmi le gambe sullo scarico laterale, qui lo spazio è decisamente maggiore.
Chiariamoci, non è che si possa definire un abitacolo accogliente, le gambe sono infilate in una bara di alluminio, il sedile monoscocca in vetroresina ti avvolge come un bratwurst, ma per lo meno pilota e passeggero non si sovrappongono con le spalle ahahaha!
Rispetto alla Cath qui abbiamo il vetro anteriore completo e addirittura le porticine in stoffa, che lusso!
Anche qui vengo legato come un salame e prima di partire mi dice: "se perdi un braccio, ti incendi o muori, io non sono responsabile! ok?".
Rido beffardo, il mio istinto di sopravvivenza è ancora al Pisten ormai ubriaco spolpo, ok!
Si parte! Arriviamo alla sbarra, mi passa la tessera, scena tragicomica: mi divincolo tra cinture 4 punti, sedile, telaio e porticina in tela da chiudere con un bottone a pressione... alla fine ce la faccio e siamo dentro.
Slalom tra i birilli, via!
Prima.. shhh! Respiro. Sedonda.. shhhhh! Respiro-testata. Terza.. shhhhhhh! Resp-testata-sorriso. Quarta.. shhhhhhhhhh! Res-testata-ghigno. Quinta.. shhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Testata-ghigno_isterico-palpitazioni. Quinta shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Tilt-Tilt-Tilt.
Sento nuovamente le cinture stringermi forte, ma questa volta la testa è già preparata, capisco che siamo in fondo alla prima esse. Si divincola agilissimo, con un sovrasterzo più marcato, complici sicuramente le A048 meno estreme delle Avon e molta più coppia da gestire. Passiamo i vecchi box e giù in discesa, anche in questo caso rollio e beccheggio non esistono, il comportamento è molto più vicino ad un kart, sia come emozioni che come reazioni.
Il vetro e le porte abbattono il 90% dell'aria in abitacolo, arriva solo da dietro.
Il casco integrale con visiera non è indispensabile come sulla Cath, ma la preferisco nuda, trasmette più emozioni.
Il motore è esagerato, con quella coppia/potenza su un auto così leggera il cambio serve solo ad evitare il limitatore.... in uscita dalla Hocheichen la lascia scorrere in leggero sovrasterzo di potenza, veniamo proiettati al quiddelbacher Hole, dopo una leggera compressione lo scollinamento, la sento alleggerirsi, il cuore mi schizza in gola come se premesse sul pomo d'amamo, per un attimo trattengo il respiro, spero che sappia che subito dopo c'è una curva a destra, come sfiora il volantino da 28cm lei risponde e siamo già sul rettilineo in discesa.
Curvone a destra, serie veloce di curvette da tagliare verso la compressione, non so a che velocità arriviamo, solitamente sento l'auto abbassarsi, gli ammortizzattori comprimersi, qui no... sono io che mi comprimo, ed il cuore dalla gola finisce all'altezza dell'ombelico. Salita, sinistra e subito destra, siamo nell'Adenauer Forst, la S lenta.
In uscita infila qualche marcia, la progressione è impressionante.
Passiamo la Kallenhard, mi chiede se va tutto bene, rispondo con un ghigno degno del jocker. Da qui ad Adenau, qualche incertezza, qualche frenata di troppo unito a qualche sovrasterzo di potenza.... si scusa, dicendo che è il suo secondo giorno al ring e che non ricorda bene la pista: il sangue gela di colpo, il culo si stringe.
Inizia la salita infinita, questo pezzo è noioso con qualsiasi auto con meno di 400cv.
Qui non so quanti ne avesse, ma la leggerezza ha fatto il suo dovere, andava davvero molto forte, solo un GT2 nero-oro ho visto sorpassarci.
Arriviamo al Karussell, dentro con 4 ruote.. ahahha! avrò rotto almeno 4 denti.
La cosa strana è che ti vedi "fermo" nell'abitacolo, e le sospensioni davanti al tuo naso si muovono su e giù! E' una prospettiva insolita che su nessuna auto si può osservare.
Inizia il tratto che amo di più al Ring, quello che ti porta in salita verso Hole Acht e poi via in un susseguirsi di curve ciece che se non le ricordi non puoi andar forte, tutto d'un fiato attraverso Wippermann, e la successiva a destra che chiude in uscita senza che te lo aspetti, poi giù in discesa fino alla Brunnchen, dove ti senti sotto esame, perchè son tutti li a guardare, armati di macchine fotografiche, pronti a cogliere ogni errore... dove molti "per fare bene" esagerano.... e finiscono su youtube.
Inizia l'ultima parte, velocissima, con dislivelli repentini, arriviamo a Pflanzfarten dove fan le foto con le ruote staccate da terra, per fortuna ci sono i birilli a causa di alcuni lavori, così riesco a conservare 1 jolly da giocarmi in un altra occasione.
Ormai il cuore è in fibrillazione, il respiro affannoso si è placato, gli ultimi km scorrono spensierati.
Vedo l'ultimo ponte, sono vivo e non riporto ustioni, è andata bene!
Arriviamo al paddock, mi corrono incontro gli amici: "cazzo.. ma sei già qui!?!? com'è andata??"
Non rispondo subito, non riesco nemmeno a togliere il casco, mi aiuta Hasso.
Credo di aver raggiunto la pace dei sensi, come un rasta fariano che raggiunge il nirvana dopo una dose massiccia di canne e meditazione.
Stò esagerando? sicuramente si.
Ma chi se ne frega, queste sono emozioni, incalcolabili, indescrivibili, irrazionali.
Sono le mie emozioni, vissute nel posto più bello del mondo.