Nurburgring Nordschleife
Agosto 2014
Quest'anno per le solite vacanze al ring, abbiamo portato anche la Mega.
Quale posto migliore potrebbe esserci per provare in sicurezza le modifiche ultimate due giorni prima di partire?
Quale posto migliore potrebbe esserci per provare in sicurezza le modifiche ultimate due giorni prima di partire?
Che dire.. un pò di "giri-esperienza" li avevamo già maturati negli anni precedenti, ma viverlo su una seven riazzera ogni riferimento e ti fa entrare in una nuova dimensione da nodo alla gola. :love:
Non sembra più nemmeno lo stesso tracciato, tutto assume dimensioni diverse, i riferimenti vanno a farsi benedire e si sentono cose mai provate prima... fin dalla partenza ti chiedi: wow! ma hanno allargato la strada? prima esse e già pensi di aver sbagliato, si può frenare molto dopo e percorrerla molto più forte, ma non è questo lo scopo del gioco.. quindi ci si lascia rapire dalle sensazioni di quello che ti circonda.
Non sembra più nemmeno lo stesso tracciato, tutto assume dimensioni diverse, i riferimenti vanno a farsi benedire e si sentono cose mai provate prima... fin dalla partenza ti chiedi: wow! ma hanno allargato la strada? prima esse e già pensi di aver sbagliato, si può frenare molto dopo e percorrerla molto più forte, ma non è questo lo scopo del gioco.. quindi ci si lascia rapire dalle sensazioni di quello che ti circonda.
La bella si comporta divinamente, complice un assetto che copia perfettamente le sconnessioni, uno sterzo divenuto telepatico a seguito degli ultimi lavori, i primi curvoni in discesa con l'appoggio a sinistra vengono disegnati come un compasso.. dove vuoi mettere le ruote lei va, con precisione imbarazzante e con la stessa facilità prende velocità, frena e risponde ai comandi.. ma è sufficente arrivare a flugplatz ed i tecnicismi vengono subito sopraffatti dalle emozioni, un vuoto allo stomaco e inizia il vero giro in giostra, dove il cronometro non conta nulla così come il ticket salato pagato all'ingresso.. ed è così che ci si ritrova pochi secondi dopo a Schwedenkreuz, il vento forte e deciso che proviene da sinistra, mai sentito prima mi fa stringere forte il volante ed una scarica di adrenalina mi attraversa il petto, Aremberg primo pallino bianco a centro curva, secondo interno al cordolo, largo in uscita il cervello tenta di razionalizzare ma è già inizia la discesa per Fuchsrohre, una serie ravvicinata di finte curve percorse come fosse un rettilineo, sento ogni dislivello come mai prima d'ora..
arriviamo al culmine della compressione e veniamo avvolti dal freddo gelido della foresta che "respira" un brivido indimenticabile.. non sento nemmeno la "pesantezza" della gravità a cui fai caso solitamente con un auto normale; salita e siamo all'adenauer forst sinistra destra sinistra destra.. quasi un momento di pausa dopo 3km di emozioni folli.. vediamo gli "spettatori" come se fossimo delle star sul red carpet.. ma calati nello spitiro di una storica, in un ambiente mitico.. come fosse un flash back in bianco e nero..
... ma la moviola passa in fretta e in pochi istanti siamo già alla Kallenhard, mi riaffiorano alla mente vecchi ricordi, momenti intensi dove Ale era ovviamente al mio fianco, mi rivedo mille fotogrammi.. un sospiro.. e poi giù per la discesa con quella curva a destra in contro pendenza, sembra tutta un altra cosa, ripidissima e scivolosa in ingresso in un misto di sole e ombre, affascinante.. si prosegue sulla destra per poi tagliare rasente al cordolo di sinistra, con quell'avvallamento importante che poi porta alla serie di tre curve miss-hit-miss, imbarazzante, sembra di guidare un grosso kart mai stato così "tranquillo" nel percorrere questo tratto.
In breve ci si ritrova ad Adenau.. sempre popolata di appassionati, con le scritte sull'asfalto in memoria di chi c'è stato.. grande frenata prima di salire sul ponte, si sente fortissimo l'odore di meccanica delle altre auto, i freni, le gomme.. sembra che tutto ti stia avvolgendo.
In breve ci si ritrova ad Adenau.. sempre popolata di appassionati, con le scritte sull'asfalto in memoria di chi c'è stato.. grande frenata prima di salire sul ponte, si sente fortissimo l'odore di meccanica delle altre auto, i freni, le gomme.. sembra che tutto ti stia avvolgendo.
La salita successiva, l'Ex-Muhle è un pò come l'uscita di scena sul palco di un teatro, con una curva secca a destra ed una ripidissima salita sparisci dalla vista di tutti.. è come alice nel paese delle meraviglie quando entra nella tana del bianconiglio e si ritrova in un altro mondo..
si.. perchè li sei davvero solo per parecchi chilometri e poco dopo ti ritrovi in un posto dove un certo Lauda ha rischiato la vita.. e la tua testa si divide in due pensieri.. il primo è storico e rievocativo, l'altro che si chiede "ma chi sono io per pensare di farla franca?" che poi non so, ma a me quel tratto mi sembra come una "galleria buia" saranno gli alberi fitti ai lati non so.. ma quelle poche centinaria di metri durano sempre un eternità.. complice il fatto che si arriva alla Bergwerk che è nella mia personale classifica fra le curve più belle, quindi inizi a pensare di dover ritardare l'ingresso perchè la corda è mooooolto più avanti di quanto possa sembrare, che quel punto è sempre all'ombra ecc... poi usciti da li è come un tampolino.. inizia la parte in salita, dove il sole ricompare e ti accompagna per un pò... io la vivo sempre come un momento di riposo, non mi interessano i tempi.. lascio sfilare le auto cavallate e mi godo la passeggiata in salita.. ma il relax dura poco.. il tornantone ampissimo ci avvisa che stà per iniziare la giostra, la mia parte preferita!
Il mitico karussell.. per tutto, dagli aneddoti sportivi, alle sue caratteristiche intrinseche di uno sgocciolatoio-parabolica, alle serate passate con gli amici per cercarlo camminando alla cieca nel bosco come cretini, alle foto scattate, a quella sera sui quadratoni di cemento che lo compongono......con l'Ale......ehm.... no questo non si dice... bellissimo.. unico! Vabbè.. dicevamo... dentro nella giostra, con la mega sembra grandissima e il passeggero potrebbe toccare terra sporgengosi con la mano.
Dopo aver battuto i denti un pò di volte su quei quadratoni grigi si esce come su una rampa di lancio, verso la salita, è facile farsi prendere la mano.. anzi il piede..
e qui a mio parere inizia la parte più bella per guidare una seven al ring, una serie ubriacante di curve che iniziano da Hohe Acht che ti invita all'ingresso a scalare una marcia perchè ti sei già fatto prendere dall'euforia.. così subito dopo la salita dentro a destra per Hedwigshöhe.. dove il casco cela le espressioni ebeti che sicuramente stai facendo, passando dalle Wippermann, con il chiaroscuro ed il gioco di ombre, dove le sue reazioni immediate premiano il piacere di guida come con nessun'altra auto che abbia provato qui dentro.. il tutto fino alla Eschbach, forse il punto che mi fa più paura e che non ho ancora digerito, con quell'ingresso a destra cieco che scollina per poi proporti due curve a sinistra in discesa in contro pendenza a sfavore.. per me difficili e pericolose..
anche perchè sono l'anticamera della Brunnchen, sempre piena di "appassionati-vampiri" pronti a cogliere gli errori con foto e video.. in troppi si fanno prendere dall'ansia di prestazioni e commettono errori.. ma non fa per me, anzi tendo ad andare molto più piano del necessario anche perchè si prende velocità in poco spazio salvo poi dover completare la curva successiva, possibilmente senza andare sul rail.
Qui per me si potrebbe anche concludere il giro.. perchè solitamente ho già raggiunto il massimo del piacere invece no, mancano ancora 5 km!
Qui per me si potrebbe anche concludere il giro.. perchè solitamente ho già raggiunto il massimo del piacere invece no, mancano ancora 5 km!
La Eiskurve è bastarda.. perchè li ti becchi sempre il sole in faccia quando proprio sarebbe necessario vedere.. vedere cosa poi non lo so.. visto che il culmine è completamente cieco e per quello che ne sai potrebbe esserci un rettilineo, un tornante o un burrone.. ma se te lo ricordi è bello, perchè sai dove mettere le ruote e accelerare, sperando solo che non ci sia un camper subito dopo.. ahah!
A Pflanzgarten 1 è figo perchè è un altro posto dove è facile lasciarsi coinvolgere, se arrivi forte -e lo fai!- si può saltare... come quelli bravi, come gli eroi! si... salvo poi dover fare la curva a destra.. e li, se hai fatto il pirla prima, la paghi salata...si, anche perchè proprio in ingresso c'è una sconnessione secca e improvvisa che ti fa stringere il volante e il culo in una sintonia celestiale.. ahah! ma è bellissimo, è come sugli aerei quando hai i vuoti d'aria, senti lo stomaco in gola prima, e poi la testa nella stomaco dopo..
Pflanzgarten 2 è ancora meglio.. perchè cavolo è una discesa a picco dove arrivi forte ed è facile scomporti quando la affronti, poi, se non sei morto, ci sono una serie di curve velocissime dove non devi mollare... qui ho rischiato spesso nel corso degli anni, ma più che altro per colpa degli altri che frenano quando non te lo aspetti perchè tu sai che li si più andare e far scorrere.
Qui si può dire che siamo praticamente in fondo.. almeno per me.. si lo so ci sono ancora curve importanti, ma gli ultimi 3 km mi fanno solo pensare, pensare e ancora pensare... potrebbero prendermi a cannonate che non me ne accorgerei.. come una moviola si fanno quasi in automatico le ultime curve, avvolti dal caldo del sole che ti accompagna fino al rettilineo d'arrivo.
Assorto nei pensieri accompagno la mega verso l'uscita, con la visiera bassa guardo Alessia, che mi ricambia senza dir nulla.. con uno sguardo di complicità che ormai conosco bene.. è stato il giro al ring più bello che abbia mai fatto, non potrei desiderare di più.
Tutti i sacrifici fatti in questo momento hanno un senso.
Assorto nei pensieri accompagno la mega verso l'uscita, con la visiera bassa guardo Alessia, che mi ricambia senza dir nulla.. con uno sguardo di complicità che ormai conosco bene.. è stato il giro al ring più bello che abbia mai fatto, non potrei desiderare di più.
Tutti i sacrifici fatti in questo momento hanno un senso.